domenica 23 gennaio 2011

Domani volo

Sto imparando a decrittare i più piccoli segnali, a leggere tra le righe, a scoprire particolari impercettibili.
Una sensibilità già di per sé forte, che riesce a farmi stare ancora peggio del solito. A volte mi pare di leggere nei pensieri altrui ed è un'attività che non mi apporta alcun beneficio, ma solo profonda tristezza.
Purtroppo il linguaggio e le capacità espressive sono un dono raro e sempre più persone utilizzano una comunicazione fatta di monosillabi, o al massimo di due sillabe, e in quelle due o tre sillabe io devo riuscire a capire tutto. Forse un giorno impareremo a comunicare attraverso i pensieri in un linguaggio scarno, povero come la lingua inglese o quella slava che se le traduci sono una vera delusione. Un solo articolo, the, che agli inglesi basta per tutto, e invece agli slavi addirittura non serve... figurarsi... per una come me, che si nutre di parole, è la fine.
Oggi il segnale da decrittare è stato domani volo.
Per la mia esperienza significa tutto e significa niente. Ho deciso di rifiutarmi di capire, posso solo aspettare. Peggio di così si muore, ma io nel frattempo cerco di sopravvivere.

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