sabato 28 maggio 2011

Truffa e Falso

Sono contenta, anzi contentissima.
La nota disabile catanese che (con l'aiuto gratuito di un rampante avvocaticchio) aveva fatto fare al Comune di Catania una colossale malacumpassa amministrativa, anche troppo strombazzata se vogliamo, dovrà rispondere di falso e truffa!!!!!!!!
Altro che ricorsi al TAR, qui siamo nel penale. L'agguerrita donzella, a bordo della sua motocarrozzetta naturalmente, dovrà presentarsi in tribunale, sezione PENALE, a spiegare come mai nella sua dichiarazione dei redditi e ISEE si era dimenticata di beni immobili, garages, redditi, depositi bancari e postali per centinaia di migliaia di euro eccetera eccetera.
Beh io una spiegazione ce l'avrei: per essere assistita gratuitamente 24 ore su 24 a spese della collettività, e preservare accuratamente il patrimonio di famiglia.
I numerosi politici che (da sempre) fingono di essere dalla sua parte, mentre appena gira l'angolo sbuffano e la definiscono (a ragione, eh) antipatica e rompicoglioni, si sforzino di farle capire che non è così che funziona. L'assistenza è gratuita per gli indigenti veri, ma lei non lo è. I veri poveri sono altri, e vivono un'esistenza dignitosa senza invidiare chi è stato più fortunato.
Ognuno, alla fine, ha ciò che si merita. La disabilità non giustifica l'invidia, la cattiveria, la malafede nera. La signorina, accecata dall'autostima, non ha pensato che poteva esistere, su questa Terra, qualcuno più furbo ed accorto di lei. E' solo questione di tempo: la giustizia arriverà, la tipa metterà mano al portafogli e al patrimonio di famiglia e il Comune, finalmente, potrà assistere chi ha realmente bisogno, non chi chiama la stampa per minacciare falsi scioperi della fame, scrive al presidente, al ministro, al prefetto e al papa, si fa ospitare in TV e poi ha da parte i miliardi e tutti i parenti che vivono di rendita.
Vaffanculo.