sabato 28 novembre 2009

Aspettare

Raccolgo pensieri, sogni, ricordi e li metto a riposo per alcuni giorni. Cercherò di tenere a bada ansie e timori, nella consapevolezza che la tua esperienza e il destino sapranno proteggerti dall’abbraccio seduttore della nera madre. Cercami nel divagare dei tuoi pensieri notturni, nell’angolo lussureggiante di qualche oasi sperduta, o forse negli occhi di una bimba sì precocemente cresciuta… io ci sarò. Saprò aspettare il tuo ritorno quieto e silenzioso in un tempo che non conosce date né giorni, solo momenti... ed emozioni.

mercoledì 25 novembre 2009

Giornata contro la violenza sulle donne

A tutte le donne vittime di violenze, soprusi, maltrattamenti, discriminazioni e sfruttamento, tutta la mia solidarietà di donna.
Anche a tutti gli uomini vittime di violenze da parte delle donne - violenze non necessariamente fisiche, ma non per questo meno devastanti - e specificatamente delle ex mogli, specializzate in altri tipi di violenze, soprattutto psicologiche, verbali, di plagio dei figli, di svalutazione e colpevolizzazione della figura paterna (e qui mi fermo perchè l'elenco sarebbe davvero lungo) tutta la mia solidarietà di donna.
E di professionista.

mercoledì 11 novembre 2009

Il suono di mille silenzi

La lettura di un libro mi riporta - con prepotenza - a ricordi che la mia mente aveva rimosso. E' la storia crudamente vera di una bambina abbandonata, affidata ad un collegio di suore (suore?!? aguzzine direi) uno di quei collegi che adesso non esistono più, dove i bambini venivano cresciuti vessati sfruttati e maltrattati, nell'ignoranza ed indifferenza generale. Di certo la Chiesa non ha mai fatto outing su questa orribile pagina, ma chi nella propria vita ha avuto la ventura di frequentare un istituto religioso, anche di quelli in, a pagamento, sa che la cattiveria, la crudeltà, la menzogna hanno da sempre costituito una prerogativa delle religiose incaricate di educare i bambini.
Dell'autrice, Emma La Spina, sono coetanea ed ho frequentato ben due istituti religiosi retti da suore domenicane, il San Giuseppe ed il Sacro Cuore di Gesù. E i miei genitori si sono sobbarcati l'onere di una retta salata per permettermi di capire quanta cattiveria, quanta crudeltà gratuita riesca ad albergare nell'animo di una suora. Certamente erano anni in cui agli insegnanti era consentito schiaffeggiare gli alunni, sottoporli a punizioni corporali, a castighi il più mortificanti possibile.
Forse tutto ciò mi è anche servito, non so.
Ma ricordarlo fa tanto male.