sabato 3 luglio 2010

Se va bene

Caso risolto in poche ore. Non era un agguato di mafia, ma solo un caso di sfottò.
Un malavitoso si permetteva da qualche tempo di sfottere lo zio di una sua ex-amante, e il tipo ha pensato bene si sparargli addosso cinque colpi di pistola, in pieno giorno, tra la gente. Ma che zietto affezionato, se gli stava così a cuore l'onore della nipote buttanona... affezionato e suscettibile... ma che gliene fotteva se sua nipote maritata se la faceva con un delinquentastro?!? Erano forse affari suoi?!?
Lo sparatore, se si metterà nelle mani di un avvocato di grido, la farà franca o quasi. Male che vada, gli troveranno qualche patologia per concedergli gli arresti domiciliari ed eviteranno così di occupare un posto in carcere e di fornirgli anche la pensione completa.
La ragazza che è stata colpita per sbaglio, se le va bene, resterà in sedia a rotelle.
I catanesi si sono indignati, e l'indignazione è stata vestita prima con la bandiera del PD (che tempistica eh... ma d'altronde è il PD che ha in mano le facoltà di Lettere Filosofia e Lingue), poi con quella del PDL.
La Polizia ha fatto il suo dovere.
Il Sindaco ha subito proposto il licenziamento del dipendente sparatore (e con doppio lavoro) così le casse comunali risparmieranno qualche euro, che di questi tempi è una manna dal cielo.
Ii catanesi usciranno di casa e a casa ritorneranno.
Se va bene.

giovedì 1 luglio 2010

S'ammazzino fra di loro

In pieno giorno, in pieno centro storico, addirittura davanti all'ex Monastero dei Benedettini, oggi sede delle facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Catania, un sicario si mette a sparare tra la gente per ammazzare un mafioso. Non solo non riesce ad ucciderlo, ma colpisce una studentessa trentaquattrenne che aveva appena sostenuto un esame e si accingeva a tornarsene a casa.
La donna è adesso in Rianimazione con un proiettile conficcato tra la seconda e la terza vertebra cervicale: la prognosi è riservata e dovrà essere sottoposta ad un rischioso intervento neurochirurgico.
Il mafioso, anch'egli ferito gravemente, è ricoverato in un altro ospedale e, francamente, della sua sorte non me ne può fregare di meno.
Al posto della donna ci potevo essere io, ci poteva essere chiunque in questa città in cui le regole esistono solo per essere trasgredite, o per farne occasione di introito economico.
Non ci sono più i sicari di una volta.