martedì 29 gennaio 2013

Vicchiània orba

La vita media continua ad allungarsi!!! Che bello!!!
Oggi non si vive più, in media, settanta-settantacinque anni, ma è facile, facilissimo arrivare e superare la boa degli ottanta e sono sempre più numerosi gli anziani che sfiorano la novantina.
Ancora più bello è che questo progressivo allungamento della vita media non faccia piacere proprio a nessuno, anziano escluso.
L'INPS è in difficoltà e non ha voglia di pagargli decenni e decenni di pensione, all'arzillo vecchietto, né se si tratta di pensione da lavoro, figuriamoci se si tratta di pensione sociale perché il furbetto non ha versato i contributi e quindi campa (oddio, campa... sopravvive...) da parassita sulle spalle dello Stato.
I figli si rompono ad averlo tra i piedi, perchè la longevità è a scapito delle facoltà fisiche e mentali e quindi non solo il nonno non è loro di nessun aiuto, ma anzi deve essere assistito lui, e con quello che costa farlo assistere... diciamocelo, sono davvero in pochi a poterselo permettere.
Inoltre, non tutti i figli hanno la vocazione dell'infermiere devoto.
Il Comune non può sopportare il costo dei ricoveri in strutture per anziani, i prezzi sono davvero esosi e poi, si sa, l'ente locale è tenuto ad accollarsi il vecchietto solo se  non ci sono figli, fratelli e parenti stretti.
Se poi l'anziano è invalido (ed a una certa età è molto facile che lo sia!) ancora più fastidioso è per le casse pubbliche erogargli le varie indennità che gli spettano per essere disabile.
Se il vecchietto abita in una casa di sua proprietà, una miriade di persone non vede l'ora che si tolga dalle palle: figli, nipoti, persino i vicini di casa che vivono nel terrore che possa addormentarsi col fornello acceso e mandare a fuoco l'intero stabile.
Gli ospedali non ne possono più di occupare posti-letto con vecchietti che non hanno nessuna patologia, se non appunto la Vicchiania Orba.
I medici di famiglia non ne possono più di anziani che pretendono la prescrizione continua di farmaci e analisi, che non servono ad un cazzo se  non a prolungare la vita di qualche altro annetto (!!!).
Nel frattempo la degenerazione cerebrale avanza inesorabile, con tutto quello che ne segue: spese su spese, difficoltà a far ragionare chi è rimasto privo di neuroni, interdizione nei casi più gravi, per evitare che il nonno si faccia abbindolare da gente senza scrupoli eccetera.
Alzi la mano chi desidererebbe una simile vecchiaia... eppure, si continua a far campare la gente sino a cent'anni, non si capisce per il bene di chi... non esiste l'eutanasia, non esiste il suicidio assistito, anzi se uno di ottant'anni arriva in ospedale con un ictus, provano pure a salvarlo... tanto, se esce rincretinito, incontinente e in sedia a rotelle, ai medici che gliene fotte??? E mica sono cazzi loro...
Parliamoci chiaro: che il nonno campi cent'anni, anche se non ci vede, non ci sente, non cammina e soprattutto  non ragiona, è utile solo a chi con la sua pensione ci campa. Per tutti gli altri è un peso, e che peso amaro.
Io voglio essere viva solo fino a che sarò in possesso di tutte le mie facoltà mentali e fisiche. Il giorno che dovrò essere assistita e condannare qualcuno a farlo, ELIMINATEMI, vi scongiuro. Fatelo per me, per voi, e per la società tutta...
Astenetevi qui sotto dal commentare idiozie del tipo la vita è un dono di Dio, tanto io non la penso come voi, non mi convincerete o farete cambiare idea e ci sono altri blog per fare propaganda religiosa, qui siamo soprattutto agnostici.
Io penso che la vita andrebbe fermata prima (o almeno contemporaneamente...) che la sua qualità scada di brutto, prima della fisiologica demenza senile, e lo penso e me lo auguro soprattutto per me e per i miei cari. Non ho la vocazione dell'infermierina né della badante, ho una sola vita e me la voglio godere come mi pare, non sono madre Teresa e cambiare pannoloni mi farebbe abbastanza schifo.
Penso che ognuno dovrebbe poter avere una pilloletta di cianuro chiusa in un ciondolo, da utilizzare in casi estremi.
In caso di Vicchiània Orba, appunto.

venerdì 25 gennaio 2013

Pensionamenti

Nella Pubblica Amministrazione si assiste ad un insolito fenomeno. Ci sono impiegati che si stanno specializzando nella corsa alla pensione, ed altri che - nonostante abbiano raggiunto i limiti di età e di contribuzione - non sanno a che santo votarsi per rimanere in servizio.
E' indubbio che gli aspiranti alla pensione sono lavoratori veri, che non hanno mai rubato lo stipendio ed hanno speso la propria vita per l'ente, assumendosi oneri e responsabilità, anteponendo spesso il lavoro alla famiglia e a tutto il resto.
Altrettanto certo è che gli anziani che aspirano a rimanere in servizio, sono mangiapane a tradimento che hanno passato trent'anni a scaldare la sedia, in ufficio anziché lavorare hanno intrecciato relazioni extraconiugali e intendono continuare a rubare lo stipendio il più a lungo possibile.
Sino ad oggi, fortunatamente, si è preferito eliminare questi parassiti o, quanto meno, farli mantenere dall'INPS, ma domani?
La Pubblica Amministrazione deve essere liberata al più presto da questi elementi-zavorra che hanno ottenuto il posto di lavoro tramite invalidità (quasi sempre falsa) o altre corsie preferenziali, e proprio per questo si sono ritenuti in diritto di scaldare la sedia senza l'obbligo di lavorare.
Beati gli impiegati che sono arrivati alla pensione dopo decenni di onesto lavoro.
Io penso di non arrivarci: troppo stress, troppa abnegazione.
Morirò prima di poterlo festeggiare, il mio pensionamento.

sabato 19 gennaio 2013

campagna elettorale

Dall'osservatorio privilegiato di pubblico dipendente, noto i segnali inequivocabili della campagna elettorale in corso per il rinnovo dell'amministrazione cittadina.
Si tratta di segnali che considero estremamente miseri nel loro squallore, come l'erogazione dei buoni-pasto del 2010, dovuti per contratto, ed elargiti con tre anni di ritardo, come se il potere di acquisto fosse rimasto invariato...
C'è la voce, fatta girare ad arte, che stia per uscire un bando per l'assegnazione di case popolari, perchè ci sono 1800 alloggi liberi: migliaia di cittadini ci stanno credendo, affollando gli uffici comunali e ingrossando le casse dei sindacati degli inquilini, dove alimentano le speranze e intanto gli truffano venti euro, senza dirgli che se davvero ci fossero 1800 alloggi liberi, li avrebbero già assegnati alle famiglie che li aspettano da anni.
C'è quel cesso di assessore acitano, che dalle pagine del quotidiano locale proclama l'imminente arrivo di soldi per 800 famiglie indigenti, con graduatoria pronta nel volgere di un paio di mesi: ma dove vive st'imbecille, sulla luna? E se i suoi uffici sono così bravi da raccogliere domande e formulare graduatorie in poche settimane, come mai fino ad oggi c'hanno impiegato anni? Misteri della campagna elettorale!
Sempre lo stesso fantoccio che spera tanto di diventare rettore (di sti cazzi..) solo per aver fatto il cagnolino obbediente al guinzaglio della giovane psicologa amante del sindaco (ma guai a dirlo, non si dice amante, si dice "consulente a titolo gratuito"), mentre proclama anche l'avvenuta informatizzazione totale dei servizi sociali, lo sa che i dipendenti sono costretti a portarsi i pc da casa?!?
Raccontasse piuttosto della truffa con cui i suoi amici dell'università hanno rifilato ai servizi sociali un programma informatico obsoleto, facendoglielo pagare per nuovo di zecca e personalizzato.
Migliaia di dipendenti comunali hanno visto svanire i premi di produttività, per pagare le posizioni organizzative distribuite ai più raccomandati, per guadagnare consenso interno e plaudire giornalmente, mettendosi a novanta gradi.
E' assolutamente ora di finirla, a costo di tradire il proprio credo politico. Per seguire i nostri ideali abbiamo permesso che si amministrasse una città in maniera dittatoriale con una giunta che sembrava la porta girevole di un grand-hotel, assessori che entravano e uscivano, provvedimenti sulla pelle dei cittadini, e demagogia allo stato puro in un clima da caccia alle streghe.
Il cambiamento ci sarà.
Cittadini stufi di pagare i privilegi altrui, sapranno scegliere per il meglio.
E se anche dovessero sbagliare, che almeno si respiri aria di rinnovamento.