sabato 19 gennaio 2013

campagna elettorale

Dall'osservatorio privilegiato di pubblico dipendente, noto i segnali inequivocabili della campagna elettorale in corso per il rinnovo dell'amministrazione cittadina.
Si tratta di segnali che considero estremamente miseri nel loro squallore, come l'erogazione dei buoni-pasto del 2010, dovuti per contratto, ed elargiti con tre anni di ritardo, come se il potere di acquisto fosse rimasto invariato...
C'è la voce, fatta girare ad arte, che stia per uscire un bando per l'assegnazione di case popolari, perchè ci sono 1800 alloggi liberi: migliaia di cittadini ci stanno credendo, affollando gli uffici comunali e ingrossando le casse dei sindacati degli inquilini, dove alimentano le speranze e intanto gli truffano venti euro, senza dirgli che se davvero ci fossero 1800 alloggi liberi, li avrebbero già assegnati alle famiglie che li aspettano da anni.
C'è quel cesso di assessore acitano, che dalle pagine del quotidiano locale proclama l'imminente arrivo di soldi per 800 famiglie indigenti, con graduatoria pronta nel volgere di un paio di mesi: ma dove vive st'imbecille, sulla luna? E se i suoi uffici sono così bravi da raccogliere domande e formulare graduatorie in poche settimane, come mai fino ad oggi c'hanno impiegato anni? Misteri della campagna elettorale!
Sempre lo stesso fantoccio che spera tanto di diventare rettore (di sti cazzi..) solo per aver fatto il cagnolino obbediente al guinzaglio della giovane psicologa amante del sindaco (ma guai a dirlo, non si dice amante, si dice "consulente a titolo gratuito"), mentre proclama anche l'avvenuta informatizzazione totale dei servizi sociali, lo sa che i dipendenti sono costretti a portarsi i pc da casa?!?
Raccontasse piuttosto della truffa con cui i suoi amici dell'università hanno rifilato ai servizi sociali un programma informatico obsoleto, facendoglielo pagare per nuovo di zecca e personalizzato.
Migliaia di dipendenti comunali hanno visto svanire i premi di produttività, per pagare le posizioni organizzative distribuite ai più raccomandati, per guadagnare consenso interno e plaudire giornalmente, mettendosi a novanta gradi.
E' assolutamente ora di finirla, a costo di tradire il proprio credo politico. Per seguire i nostri ideali abbiamo permesso che si amministrasse una città in maniera dittatoriale con una giunta che sembrava la porta girevole di un grand-hotel, assessori che entravano e uscivano, provvedimenti sulla pelle dei cittadini, e demagogia allo stato puro in un clima da caccia alle streghe.
Il cambiamento ci sarà.
Cittadini stufi di pagare i privilegi altrui, sapranno scegliere per il meglio.
E se anche dovessero sbagliare, che almeno si respiri aria di rinnovamento.

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