lunedì 24 maggio 2010

Finalmente

A furia di ricevere consigli disinteressati, a furia di pensarci e ripensarci, qualcosa comincia a cambiare. Non più disastri dettati dall'emozione, frasi infelici, frustrazioni, giustificazioni più o meno fasulle, film mentali e processi alle intenzioni. Arriva un giorno in cui non sei più vittima, ma artefice del tuo destino. Conclusa la fase di idealizzazione, vedi l'altro per quello che è realmente, noti i suoi difetti, riconosci le sue bugie e sinanco i suoi punti deboli. L'aura che lo avvolgeva comincia a diradarsi... lentamente, ma sta per scomparire.
Puoi riprenderti la tua vita e adesso, se vuoi, sei tu a condurre il gioco.
Finalmente.

domenica 16 maggio 2010

Mariarca, una donna vera

Esistono anche donne coraggiose, capaci di grandi gesti, e giornalisti schifosamente pusillanimi. La protesta di Mariarca Terracciano, l'infermiera napoletana che ha manifestato contro la propria azienda in maniera non-violenta, attuando salassi e uno sciopero della fame, ha avuto vasta eco solo dopo la sua morte. Tutti i mezzi d'informazione hanno fatto passare la vicenda sotto un colpevole silenzio, mandando in onda notizia ed interviste quando la poveretta era ormai cadavere... a cosa serve, adesso, parlarne?
Che senso ha discuterne adesso che Mariarca non ce l'ha fatta?
Mariarca ormai è morta, i suoi bimbi sono orfani, il marito è vedovo e i suoi colleghi hanno percepito gli stipendi arretrati, quelli che l'azienda tardava a pagare per mancanza di liquidità. Tacete, che è meglio.
Altri stipendi non verranno pagati, altri buoni-pasto non verranno distribuiti, perchè i contratti del pubblico impiego impegnano solo i dipendenti, mai il datore di lavoro: quello ha mille giustificazioni per non rispettarlo, e non puoi farci nulla... nel caso, crepa pure.
Alla gente importa poco, perchè i pubblici dipendenti sono considerati fannulloni, ben pagati (se, e quando, li pagano...) e raccomandati. La verità è che stanno sulle balle a tutti, ma per pura e semplice invidia. Chiunque, al loro posto, si comporterebbe nello stesso, identico modo.
Capisco la rabbia di Mariarca, è la stessa che provo io ogni volta che le spettanze non mi vengono pagate, con scuse di vario genere. Sento più che mai questa piccola donna coraggiosa vicina al mio cuore, vicina al mio modo di pensare.
Altro che finti scioperi della fame di politucoli, di disabili, di imbroglioni con giornalisti, telecamere e medici compiacenti al seguito. Se volete protestare, fate come Mariarca Terracciano.
Lei è morta, voi invece siete ancora in mezzo alle palle.

domenica 9 maggio 2010

Il mio Pensiero Magico

Sempre sospesa tra sogno e pragmatismo, illusione e razionalità, abbandono con estrema gioia la realtà quotidiana e, dietro suggerimento di uno dei miei più cari amici, mi dedico al Pensiero Magico.
Molti l'hanno studiato, Freud come Piaget, tanto da costituirne un importante capitolo della Psicologia. Per me è come un salvagente nel mare in tempesta, una scialuppa di salvataggio dopo il naufragio, una flebo di glucosata dopo il digiuno.
Funzionerà????
Ovviamente, siiiiiiiiiii.....

sabato 1 maggio 2010

Prima di addormentarmi

Di sera, nell'intrecciarsi caotico di immagini che precede il sonno, quando la mente è troppo debole per raccontarsi bugie...
Rubo questa frase a Paolo Giordano, autore de La solitudine dei numeri primi, e la faccio mia. E' quello il momento in cui non ho difese: non posso decidere dei miei pensieri, dei miei sogni, dei miei programmi. E' quello il momento in cui sono veramente libera, ma libera di pensare (e non di agire) e di analizzare la mia vita.
Mi penso addosso? Forse.
C'è ancora una spina nel mio cuore, le ho fatto il vuoto attorno ma è ancora lì, ferma, inesorabilmente dolorosa. Io le parlo e lei mi risponde, a volte non mi fa respirare, mi fa male, altre volte finge di non esistere, altre ancora mi inganna e a volte mi fa compagnia, persino.
Ho imparato ad aspettare - è tutta la vita che aspetto qualcosa - ma questa volta con minor ottimismo e poca forza interiore.
Niente più bugie da accarezzare, solo amare verità.