lunedì 28 novembre 2011

Deja vu

C'è una strana concomitanza tra i miei scritti e la mia vita, ma è una sensitività che sinora mi ha provocato solo sofferenza e adesso tremo al pensiero che una storia inventata dalla mia penna possa trasformarsi in realtà.
Ieri sera ho letto una parola, Herat, accanto al tuo nome su skype, e adesso aspetto con ansia il ritorno dall'Afghanistan e la spunta verde che significa "va tutto bene".
Rileggerò il mio racconto, con un sorriso, un attimo dopo. Al diavolo la sensitività, è solo un grande impiccio quando ci si vuole bene e si vive alla giornata.
Io sono sempre qui ad aspettare.... ad aspettare un ritorno da Herat.

martedì 22 novembre 2011

Premi ed emozioni

Com'è difficile scrivere l'elogio di qualcuno che conosci bene.
Un carissimo amico riceve un premio prestigioso, internazionale, e l'emozione non ti fa trovare le parole giuste per descriverlo.... le parole che hai sempre trovato, è come se improvvisamente non andassero più bene, perchè ne servono di più intense.
Ancora più difficile diventa se hai avuto la bella notizia in anteprima da settimane e hai dovuto tenerla per te - invece di gridarla al mondo intero - e poi non hai voluto nemmeno presenziare alla premiazione; ma hai fatto una scelta di riservatezza, odi il presenzialismo e soprattutto odi metterti in tiro, anche se la cornice lo richiede.
E' andata. Foto, interviste, commenti, baci e abbracci e complimenti.
Della commozione che tu non sei riuscito a nascondere adesso ne stanno parlando tutti, ma è un'emozione che io conosco in maniera speciale e giocosamente intima.
Adesso sei dappertutto: schivo e umile come sempre, ma ci sei e sei diventato ufficialmente e universalmente importante.
Per me lo eri già e non cambia nulla. So che resterai come sei, anche se hai ricevuto quel premio che poi non è nemmeno il primo della tua carriera.
Sono strafelice per te e questa gioia perfetta l'abbiamo condivisa ben prima che la notizia divenisse pubblica.
Altri - e altre - rosicano, copiano, spiano... e lasciamoli rosicare, copiare, spiare.... e sperare.
A loro non succederà, mai.