martedì 30 ottobre 2012

Un passo avanti

Dopo un mese e più di latitanza, riappare la spunta verde accanto al tuo nome su skype.
Peccato che io non abbia voglia di parlarti, di raccontarti, di invitarti, perché il mio unico desiderio è quello di ignorarti.
Sono offline e ci resterò.
Finalmente un passo avanti.

sabato 27 ottobre 2012

Figli non allineati

Con un certo sgomento assisto alla condivisione, tramite social network, di foto in cui le madri pubblicizzano l'ultimo tatuaggio del proprio pargolo.
Ancor più grave trovo che si tratti di madri di un certo (presunto) livello socio-culturale ed economico, gente che si dà arie di impegno sociale - sinistroide, ovviamente, perché l'impegno sociale è prerogativa di un lato soltanto! - non disdegna eventi e serate (intesi come ottimo territorio di caccia) e nella vita ha conquistato un posto al sole.
Registro con enorme soddisfazione di avere due figli (maschi) che, ormai in età della ragione, annoverano zero tatuaggi, zero orecchini e zero piercing.
Mi riempie di orgoglio pensare che la vera personalità sia proprio in questo non allinearsi con la massa e le mode, ma rifulgere di luce propria senza violare permanentemente ciò che la natura ha creato.
Fino a che erano adolescenti, pensavo che gran parte del merito fosse del loro Maestro di karate e della severa disciplina marziale che vietava l'uso di piercing, orecchini e catenine varie, per motivi di sicurezza e di opportunità.
Ora che entrambi sono cinture nere e hanno smesso di allenarsi e di onorare il loro Maestro, però, la loro scelta di vita è stata di non farsi contagiare dalle mode solo per sentirsi parte integrante del gruppo.
Anche la loro madre, negli anni settanta-ottanta, non ha manifestato solo perché gli altri manifestavano, non ha fumato solo perché gli altri fumavano, non ha partecipato ai collettivi del Movimento Studentesco solo perché era di moda, non ha iniziato a scopare a 14 anni solo perché tutte le altre lo facevano, ma ha preferito scegliere con la propria testa, anziché con quelle altrui, e senza per questo sentirsi diversa.
Sono contentissima di aver messo al mondo figli non allineati.
Proprio come me.


venerdì 26 ottobre 2012

Svegliatevi!

Oggi ho aiutato un padre a ottenere l'affidamento condiviso di suo figlio.
Ho fatto appello a tutte le mie capacità sensoriali, psicologiche, descrittive, letterarie e tecnico-professionali, per evitare che un'altra persona, un estraneo, si impadronisse di un ruolo paterno che non gli compete, ma soprattutto che una moglie mancata portasse a termine la sua agognata vendetta.
Non trovo giusto che le ultra-trentenni-quasi-quarantenni di oggi, usino le gravidanze per trascinare all'altare il fidanzato (quasi sempre professionista affermato) tanto storico quanto recalcitrante.
Eppure, è quello che succede.
Nel 90 % delle coppie all'altare, la sposa è incinta e l'ha fatto a bella posta, per non rimanere fidanzata a vita mentre l'orologio biologico guarda scorrere inesorabilmente il tempo.
Lui, naturalmente, crede che sia capitato tutto casualmente...
Uomini, svegliatevi!!!
Sono unioni destinate a fallire sulla pelle dei vostri figli.
Che brutta razza le donne in cerca di sistemazione, prima alla ricerca del fidanzato carino e danaroso (ma sul carino sono disposte anche a sorvolare, basta che il portafogli sia gonfio...), poi del matrimonio prestigioso, possibilmente con wedding-planner, poi del SUV per andare a fare la spesa ed accompagnare il figlio a scuola, gradita barca, gradito amante, ma poi, una volta sgamate, gradito affidamento della prole perchè all'affidamento della prole è legata l'assegnazione dell'appartamento con corposo assegno di mantenimento.
Come facciano i tribunali a mettersi dalla parte di queste tipe, è un mistero.
Certo, ogni tanto, c'è anche qualcuno che si ribella. Come il papà che ha riconosciuto il figlio, ma si è rifiutato di sposarne la madre. Ha tirato fuori le palle, lui, ha saputo dire NO.
Lei ha deciso di fargliela pagare, negandogli la gioia di godersi il suo bambino e considerandolo solo un limone da spremere.
Fino a che sulla sua strada non ha incontrato me...

giovedì 25 ottobre 2012

Senza chiedere nulla in cambio?

Campagna elettorale in tempo di crisi.
In ballo ci sono novanta-posti-novanta di deputato alla Regione Sicilia, prospettive di mangiugghia incredibbbbbile, roba da far impallidire un senatore della Repubblica!
In lizza tanti politicanti di mestiere, gente che non sa cosa sia il lavoro, che non ha fatto neppure il militare, che ha comprato diploma e laurea, ma anche tanti giovani, rampanti e squattrinati, che cercano una sistemazione per la vita, non solo per sé ma anche per la propria famiglia stretta e allargata.
Gli elettori, giustamente, non si chiedono da dove provengano i soldi per le loro campagne elettorali, fondamentalmente perché lo sanno già.
Se lo chiedono, invece, i (sedicenti) giornalisti delle varie testate locali, se non altro per avere l'occasione di scrivere qualcosa.
E allora, giù con la fatidica domanda: "Scusi, ma a lei, chi gliela sta finanziando la campagna elettorale? Chi gliele sta pagando le spese per il curatore d'immagine, il fotografo, il tipografo dei santini elettorali, le segretarie della segreteria, i vali galoppini, la benzina, l'affitto delle sale, degli alberghi, gli spazi pubblicitari, gli spot, i francobolli, le buste eccetera eccetera eccetera?"
Ora, è ovvio che ai capoccia, le spese grosse gliele sta pagando il partito, cioè il cittadino che paga le tasse, e che qualcosa, giusto qualche decina di migliaia di euro, ce la stanno mettendo di tasca propria.
Ma quello che fa veramente ridere, sono le dichiarazioni di certi giovani candidati:
"La mia è una campagna elettorale povera... bla bla bla... giusto duemila euro per la tipografia, e tanto, tanto lavoro di alcuni volontari, che si stanno spendendo senza chiedere nulla in cambio..."
Ma ceeeeerto, come no... Lo conosciamo, eccome, questo Senza chiedere nulla in cambio!!! 
Sono gli eredi naturali di quegli stronzi schifosi che, sempre all'insegna del Senza chiedere nulla in cambio, hanno fatto carriera al posto mio, hanno ottenuto Posizioni Organizzative e Dirigenze nella pubblica amministrazione, o posti di lavoro, insomma sono stati ben sistemati alla facciazza di chi quei posti se li meritava, e aveva perso tempo a studiare e prepararsi anziché cercare di procurare voti al proprio padrino.
Senza chiedere nula in cambio, eh?!?
Ma certo, non c'è mica bisogno di chiedere!!! Il tornaconto arriva, automaticamente, dopo l'elezione.
Ma che se ne andassero tutti affanculo.
E senza chiedere nulla in cambio.


mercoledì 24 ottobre 2012

Bianca, ma con sorpresa

Sfidando la pioggia e la stanchezza, stasera sono passata da Massimo, il mio pasticcere di fiducia. Lui era lì, con quel suo solito sorriso rassicurante, a parlare con un altro cliente, ma gli ha fatto piacere salutarmi e allora ne ho approfittato per chiedergli se poteva prepararmi una torta speciale per domani.
Grande, tutta bianca, completamente ricoperta di panna ma all'interno, come una sorpresa, con tre strati di pandispagna al cioccolato e le creme di cioccolato e zabaglione.
So che farà un capolavoro: per gli occhi, per il palato, per la mia voglia di dolcezza e il mio desiderio di coccole.
Massimo, forse nella prossima vita ti sposerò e farò la pasticcera insieme a te.
Ora come ora, il posto è già occupato.
Domani verrò a prendere la mia torta modello esclusivo, e voglio mangiarne fino a raggiungere il nirvana.
Come la torta tutta bianca, a tre piani, che ho tagliato venticinque anni fa.

martedì 23 ottobre 2012

Il sogno di un bacio

Ci sono giorni in cui non accade nulla, e giorni in cui succede di tutto.
Non solo giorni, anche notti.
E anche sogni.
Sogni in cui ti appare un amico, una persona gradevole, che stimi, che apprezzi, che finisce per abbracciarti e baciarti con tanta di quella passione, da regalarti gioia pura.
Al risveglio, sei ancora presa da tutta quella dolcezza ma ripensandoci, non puoi fare a meno di ragionare che quella persona ha vent'anni esatti meno di te... accidenti, nel sogno non si capiva... però che palle, ma tu guarda cosa ti combina l'inconscio, ti sembra giusto?!?
Non è giusto, no.
Però la vecchia leonessa desidera il giovane leone, mica il vecchio e stanco capobranco.
Il punto nodale è chi desideri il giovane leone: la giovane leonessa incosciente e inesperta, o la vecchia leonessa saggia e rassicurante - e nient'affatto da buttare, aggiungerei io - ?
Nell'attesa di sviluppi, io stasera dopo la palestra vado a nanna verso le undici.
Giovane leoncino, vieni a trovarmi in sogno entro le sei di domani mattina.
Sempre meglio che niente...

lunedì 22 ottobre 2012

Occhi negli occhi

C'è una guerra che sto combattendo con me stessa, un maledetto conflitto di emozioni e ricordi che s'intrecciano con desideri e sentimenti, senza mai trovare pace.
Ti sento lontanissimo, talmente distante da non sperare nemmeno di parlarti, così estraneo da cercare di dimenticarmi di te e delle stanze in cui ho lasciato qualcosa, un pezzo del mio cuore e della mia sincerità.
Quello che non riuscirò mai ad archiviare, sono stati quegli occhi negli occhi, la prima volta che i nostri sguardi si sono incrociati e siamo riusciti a dirci tutto,  tra la folla, senza alcun bisogno di parole. Credo di aver fatto l'amore con te la prima volta già con quel solo sguardo, di aver toccato il cielo con un dito in pochi attimi di vita. A distanza di anni quella condivisione di sguardi la porto sempre con me e non riesco a liberarmi dei ricordi, ma poi chi vuole liberarsene, non sono mica memorie che fanno male... sono attimi che sono riusciti a colmare un vuoto, il vuoto più grande della mia vita, quella mancanza che sento ancora e non ho fatto niente per meritare.
Vorrei tanto lasciarmi tutto alle spalle per perdermi in altri occhi, trovare altre carezze capaci di farmi dimenticare le tue, non emozionarmi più al suono della tua voce, alle tue timidezze, alle tue fugaci apparizioni in città.
Vorrei poter esporre il cartello ASSENTE quando vorrai rientrare, di soppiatto, nella mia vita semplice.
So che riuscirò a farlo solo se ci proverai ad occhi chiusi, se farai tacere per sempre il tuo sguardo meravigliosamente sincero.
Forse ti amo ancora, nonostante tutto.

giovedì 18 ottobre 2012

Il mio esordio da scrittrice

Ho scritto il mio primo vero racconto. Tra pochi giorni lo potrò vedere pubblicato, sfogliarlo e sentirne persino l'odore di carta e inchiostro. Immagino che dovrei spargere la voce, prepararmi un discorso, comprarmi una nuova mise da sfoggiare per la presentazione e sciocchezze del genere.
Chi mi conosce, sa che non farò nulla di tutto ciò.
Mi basta già essere riuscita ad inventarmi una storia e aver fatto una buona figura, tutto il resto non esiste. So già che le persone a cui realmente tengo, non saranno lì a condividere con me questo piccolo traguardo.
Pochi, forse due o tre, riusciranno a scoprire tra le righe qualche brandello della mia vita reale.
Uno soffrirà e, come sempre, si offenderà.
Molti - tutte, rigorosamente, donne - mi faranno i complimenti e, nel loro intimo, rosicheranno.
Non posso farci proprio nulla se non conosceranno mai la gioia che mi ha dato, in queste settimane,  scrivere e creare qualcosa di compiuto, affezionarmi ai personaggi e sentirli palpitare e ansimare con me, vivere sensazioni che ho saputo regalargli dopo averle sfiorate con le mie dita.
So che continuerò a scrivere, da sola, senza una guida dolce e discreta come quella di Francesco, che pure molte cose mi ha insegnato e ha rafforzato in me l'autostima e la capacità di mettere tutto da parte, solo per  inseguire il sogno.
Adesso che ho aperto il cassetto, è tutto un susseguirsi di sogni che mi svolazzano intorno ma, tanto, io non li inseguo mica.
Sono loro che, ogni tanto, si avverano.

sabato 6 ottobre 2012

Una sera di dicembre

Antiche timidezze a farci compagnia per un incontro
E il tempo volando ha annullato ogni spazio
Ho guardato le distanze sparire fra le tue mani finalmente vere
Perdendomi nei gemiti e i sospiri
E poi sorrisi e sguardi complici da sempre
L'aria respirata ancora insieme
Rinfrescava un'emozione nuova
Naturalezza, gioia, serenità di passi
Sfiorando labbra chiuse ma protese
Siamo usciti incontro alla sera.
Aghi di pioviggine parevano diamanti, su di noi.