mercoledì 29 febbraio 2012

Scrittura creativa

E' tutto un proliferare di laboratori di scrittura creativa.
Che insegnino qualcosa, è tutto da dimostrare. E' invece ampiamente dimostrato che servano a riempire le tasche dei docenti, a scapito dei portafogli dei poveri discenti i quali, ahimé, credono di poter diventare scrittori ma, nella maggior parte dei casi, non conoscono neppure la differenza tra congiuntivo e condizionale.
Ad attirare la mia attenzione l'ennesimo corso di scrittura creativa, organizzato da un rampantissimo scrittore catanese per la modica cifra di trecento-euro-trecento a cranio. A parte che, conoscendo il tipo, dubito fortemente che abbia voglia di infondere la sua conoscenza ad altri, come dubito altresì che possa farlo per soldi - è già abbastanza ricco di famiglia - sono strafelice di non essere stata invitata a partecipare. Avrei dovuto inventarmi qualche scusa per declinare l'invito, così come a suo tempo ho declinato le sue avances di finto scapigliato alternativo presuntuoso e autoreferenziale.
L'avergli resistito, non me lo ha mai perdonato.
E' stato il mio sesto senso a salvarmi e non me ne sono mai pentita: ogni tanto, ne azzecco una giusta.
Sarà anche scrittore, giornalista e commediografo, ma l'unica sensazione che riesce a darmi è il senso dello sporco, del trasandato, dello scapestrato DOC.
Sono orgogliosa di me stessa.

domenica 19 febbraio 2012

Distratto

Mi sono innamorata di una canzone. L'ha scritta Elisa, la canta Francesca Michielin, una ragazzina che ha vinto X-Factor e che non conosco perché non ho Sky, insomma mi piace a prescindere e la sto ascoltando anche adesso.
Mi da i brividi e condivido ogni singola parola del testo, perché l'ho vissuta sulla mia pelle. L'ho vissuta con chi era distratto dalla droga, con chi era distratto dalla voglia di non impegnarsi... e la vivo ancora adesso, pur senza avere il coraggio di ammetterlo.
Me lo ripeto ogni giorno, che ho elaborato la realtà, ma ogni sera, puntualmente, quando scivolo nel sonno mi rendo conto che non è affatto vero e che ci sono ancora dentro fino al collo.
Finché mi addormenterò sommersa da ricordi stupendi, non ne verrò mai fuori. Ma non è facile buttarsi alle spalle uno come te, anzi è impossibile. Troppo onesto, troppo umile, troppo simile a me... forse un filino distratto....
Trattami male, maledizione.

sabato 18 febbraio 2012

Casse con precedenza

Spesa all'Ipercoop. I posti riservati agli handicappati sono tutti occupati da SUV, e alcuni hanno persino il contrassegno arancione d'ordinanza (però... non se la devono passare poi tanto male gli handicappati... io il SUV non me lo posso permettere).
Alle casse, file incredibilmente lunghe... e in media ogni due clienti, si presenta la giovincella in gravidanza che, indicando il pancino di dieci settimane, pretende di far valere il suo diritto di passare avanti a tutta la fila di poveri disgraziati, col suo carrello stracolmo.
E se tutti gli altri clienti stessero peggio di lei? Se fossero malati terminali, che moriranno prima che lei partorisca??
E se improvvisamente si presentasse una incinta di dodici settimane???
La cassa con precedenza è un servizio per gravide in procinto di partorire, mica per ventenni che due ore prima hanno fatto il test di gravidanza!!! Eppure, c'è chi ne abusa con molta malagrazia.
Quando ero in gravidanza io, queste attenzioni non esistevano mica. Eppure, siamo sopravvissuti, io ed i miei figli.
La prossima volta che vado a fare la spesa e non ho tempo da perdere, mi metto un cuscino sulla pancia.