sabato 4 gennaio 2014

Saldi con truffa

Personalmente non sono troppo interessata ad acquistare nel periodo dei saldi: con il fisico curvy che mi ritrovo, è già tanto se trovo qualcosa a prezzo pieno... figurarsi! Tuttavia, non disdegno un giro per negozi nel periodo dei tanto agognati sconti, casomai trovassi il completo dell'anno prossimo al prezzo dell'anno scorso.
Dunque, accompagnata dal mio superesperto coniuge, anche quest'anno ho provato a fare un giro nei negozi nei quali, solitamente, faccio i miei acquisti di stagione. Si, quei negozi dove sono fidelizzata, che mi danno card e punti, e che mi tempestano di e-mail per ricordarmi della loro esistenza.
Ovviamente gli sconti tanto strombazzati, del 50%, lo sono solo su qualche capo quasi maleodorante di naftalina, improponibile per taglia, colore e gusto, insomma lo sconto su un golf passabile di cui non ci sono più assortimenti né di taglie, né di colori, non supera il 30% e quindi tanto valeva comprarselo a prezzo pieno, scegliendo con cura nuance e vestibilità.
Ma la cosa che trovo veramente truffaldina, è che i negozi, anche di marchi noti a livello nazionale, sono strapieni di capi di cui, in piena stagione, non c'era neanche l'ombra! E non si tratta nemmeno di fondi di magazzino, perchè ho - ancora per poco - buona memoria. Si tratta di merce di scarso, scarsissimo valore, ordinata per l'occasione e venduta falsamente in saldo. Se ci siano polli disposti a farsi truffare, onestamente non lo so. Sono capi che sembrano venire direttamente da una bancarella o, più plausibilmente, da un negozio cinese. Abiti e pantaloni cuciti malamente e in tessuti di nessun pregio, roba usa e getta che, quand'anche la si pagasse con il 70% di sconto, la si pagherebbe per il suo reale valore.
Va bene la crisi, va bene che i commercianti sono strozzati dalle tasse, va bene che la gente ha pochi soldi e ha paura di spendere, ma se dovete chiudere, fatelo con dignità. Abbassate le saracinesche e tagliate i viveri a questo Stato parassita, a questo Comune sanguisuga, all'Agenzia delle Entrate e ad Equitalia: ma senza cercare di dare la fregatura al cliente. Perchè il cliente è una persona come voi.