martedì 21 aprile 2009

Crisafulli: ad Udine sì, all'INPS no

Ennesima puntata della farsa sul caso del noto disabile catanese Crisafulli, con la sapiente regia del famigerato fratello-procuratore-general manager-pierre eccetera eccetera.
L'INPS di Catania ha osato inviare al signor Crisafulli una lettera di convocazione ad una visita di controllo, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per il prosieguo dell'erogazione della pensione di invalidità civile ed indennità varie.
Sacrilegio! Oltraggio!! Scandalo!!!
L'abile regista-fratello ha immediatamente allertato tutti gli organi di stampa, persino i telegiornali in prima serata si sono affrettati a dare risalto alla notizia, a mostrare le immagini del Crisafulli allettato e della sua patetica espressione facciale, anche dopo che l'INPS si era affrettata a smentire che esistesse il rischio di sospendergli la pensione.
Che gli invalidi civili siano soggetti a periodiche visite di revisione lo dice la legge, e non si capisce per quale motivo il signor Crisafulli - o meglio, il fratello che lo manovra - ritenga di essere esonerato da tale incombenza. La pensione di invalidità è un suo diritto, così come è un diritto di tutti gli altri cittadini che i controlli e le revisioni si facciano. Se è ancora invalido, e lo è, non ha nulla da temere, no?
Qualcuno obietterà che, forse, per un invalido nelle sue condizioni, il trasporto da casa all'ufficio dell'INPS non è proprio il massimo della praticità e presenta qualche difficoltà organizzativa.
Ciò è sicuramente vero, ma è altrettanto vero che il signor Crisafulli e tutta la Crisafulli-family, nel mese di febbraio scorso, si sono facilmente spostati da Catania ad Udine, dove "il signor Crisafulli ha voluto recarsi per deporre un fiore sulla tomba di Eluana Englaro", come ampiamente documentato dal settimanale Oggi con fotografie, interviste ed ovvietà varie.
Era febbraio, faceva un freddo cane, la mamma è molto anziana... eppure erano tutti lì, protagonista sul trabiccolo, mamma e fratello-regista, intabarrati ma con sorrisi a trentadue denti e qualche euro in più in tasca.
Capisco come in quel caso abbia pagato tutto il settimanale Oggi: viaggio andata e ritorno, soggiorno in pensione completa ed un congruo compenso per il fratello-manager della gallina dalle uova d'oro... ma allora, signori, abbiate un minimo di dignità e portate il povero Crisafulli alla visita di controllo, senza agitarvi tanto.
Siete arrivati a Udine, cosa volete che siano un paio di chilometrucci?
Nel caso, fatevi pagare il trasporto da qualche giornalistucolo locale: tanto, un fesso che paga si trova sempre, no?!?

venerdì 17 aprile 2009

Cari fratelli romeni

I tre romeni rei confessi del duplice efferato omicidio di Posillipo hanno dichiarato di voler collaborare con gli inquirenti, e si sono giustificati affermando di essere convinti che la villa dei D'Ambrosio fosse disabitata.
Non lo era, e i due ultrasettantenni padroni di casa hanno pagato con la vita la colpa di non essere stati da qualche altra parte, e quindi di non avere lasciato il campo libero ai tre ladroni ubriachi.
Cari fratelli romeni... prima di venire a rubare nelle nostre case, Vi prego, fatecelo sapere!!!
Avremo cura di allontanarci, e magari di lasciarVi le chiavi sotto lo zerbino.
Vi saremo sin d'ora eternamente grati di aver, almeno, risparmiato le nostre vite... del resto... siamo tutti fratelli, no?!? Quel che è mio è Vostro....
O NO?!?

mercoledì 15 aprile 2009

Saranno (politici) famosi

Per una serie di circostanze fortuite, mi sono ritrovata per alcuni giorni in mezzo ad una moltitudine di giovanissimi - e, ahimé, rampanti - attivisti politici di sinistra.
Tralascio la descrizione dei nostalgici dell'eskimo, dei capelli lunghi (e sporchi) e della kefiah, per i quali non vale la pena di spendere parole. Quello che è preoccupante, è l'ignoranza di coloro i quali si attribuiscono - molto velleitariamente - il diritto/dovere di sindacare su argomenti importanti, quali ad es. la riforma universitaria, e sono solo degli studentelli universitari privi di qualunque background culturale, ma in compenso dotati di sovradimensionata autostima e ridicola supponenza.
In particolare, non ho digerito l'intervento di un grassoccio ventenne studentello di Filosofia a Catania il quale, a proposito della dibattuta proposta di Abolizione del riconoscimento/valore del Titolo universitario, con l'aria di chi la sa lunga ha argomentato "Io non capisco perchè il Titolo rilasciato dall'Università di Catania deve essere considerato di valore inferiore rispetto a quello conseguito da uno studente della Normale di Pisa!"
Caro Damiano (oooops, m'è scappato il nome....) prima di sparare cazzate a raffica, documentati!
L'Università di Pisa NON è la Normale di Pisa!!! La Scuola Normale Superiore di Pisa è un Istituto molto impegnativo che si frequenta parallelamente alla propria facoltà, una scuola di eccellenza a cui si viene ammessi dopo esami severissimi, e da cui si può essere anche esclusi se non si mantiene una media di voti altissima. I laureati alla Normale di Pisa, per assurdo, tutto sono tranne che persone normali... sono dei geni o quasi, e io posso dirlo perchè ho il piacere di conoscerne alcuni... insomma sono tutto il contrario di te, presuntuoso studentello catanese.
Presuntuoso, certo, ma coerente con la linea del partito di cui sei attivista... per cui... meno male, se i futuri politici locali del PD sono tutti come te, il PdL può dormire sonni tranquilli....

Pensieri dal passato

Quando il vento avrà rimescolato le tue certezze

E le nostre vite distanti

Senza spezzare la mia

Come polvere di vetro trasparente

Che potrai toccare senza farti male

Il ricordo non farà rumore

Non avrà il colore delle lacrime

Né forma o sapore

Andrà via leggero


Stanotte il cielo ha pianto su di me

Non c'eri a riscaldare i miei brividi

Solo un sogno perduto è tornato per difendermi

I tuoi pensieri non riescono a raggiungermi

C'è solo un vuoto un terribile vuoto

Il vuoto di non esistere

Di non essere niente per te per me per nessuno ch'io ami

Cercami prima che sia tardi

Rubami a questa notte infinita