domenica 6 gennaio 2008

Mick Hucknall

Abbiamo la stessa età e da sempre la sua musica è stata una parte importante della mia vita. Le sue canzoni hanno costituito, per me, la colonna sonora di eventi, stati d'animo, esperienze, sogni... Mick non è soltanto un interprete, ma è anche uno straordinario musicista, un autore sensibile e romantico capace di scrivere e poi mettere in musica anche le proprie crisi, le proprie debolezze, le proprie sofferenze. Per chi volesse condividere questa mia passione, segnalo "Move on out" dall'album Men and Women del 1987, ed "Enough", la mia preferita in assoluto, che chiude l'album A new flame del 1989... non sempre i brani più belli di un autore sono anche quelli più conosciuti! Come to my aid e Something got me started riescono ancora ad emozionarmi, nonostante siano passati ormai circa 20 anni, né più né meno come la recentissima Oh, what a girl! con i fraseggi alla chitarra dell'iper saltellante e capellutissimo nipponico Kenji Suzuki.
C'è, in quasi tutte le sue canzoni, una particolarità che le rende assimilabili quasi ad un rapporto d'amore.... è l'inizio dolce, accattivante, che si intensifica e diventa, via via, sempre più godibile sino a raggiungere l'apice nei venti secondi finali, spesso i più belli in assoluto.
Gli anni passano e Mick invecchia, il suo look non è più quello di una volta ma io lo trovo sempre affascinante, simpatico e creativo, e sono disposta a sopportare anche di essere presa in giro per questo motivo.... so che sarebbe più cool - e allineato - dire che adoro, ad esempio, Fabrizio De Andrè, ma a me Fabrizio De Andrè sta sulle balle da sempre e ritengo fosse più abile a tracannare che a scrivere canzoni...
All'unico concerto dei Simply Red in Sicilia, al Teatro Antico di Taormina, in un'afosissima serata di luglio di un paio d'anni fa..... c'ero anch'io a ballare e a cantare con Mick insieme a migliaia di altre persone, di tutte le età.
Una sola persona, in quel vortice di musica, ritmo ed emozioni, era lì fermo, immobile, infastidito, rassegnato, sugli antichi gradoni in pietra dell'anfiteatro: mio marito.

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