venerdì 31 maggio 2013

Il lesbicone no...

Non seguo i talent e The Voice of Italy l'ho seguito solo a sprazzi, quando sugli altri canali tv non avevo trovato niente di interessante.
Continuo a chiedermi perchè abbiano scelto Fabio Troiano come conduttore: era a suo agio come un gatto in acqua! Penso l'abbiano preso perchè è  un gay-non-dichiarato, e si sa che i gay (dichiarati e non) in televisione hanno una chance in più. E poi dicono che i gay sono discriminati... ma per favore... hanno più possibilità di altri, nel mondo dello spettacolo, nel cinema e soprattutto in politica... sono quelli normali a essere svantaggiati, diciamolo.
I quattro coach riuscivano ad essere antipatici e falsi, specie quando gli venivano chiesti i pareri sui concorrenti di un altro team: complimenti a iosa, ma falsissimi e ipocriti anche per un telespettatore cieco e sordo.
Personalmente, mi è piaciuta molto Diana Winter che, ovviamente, è stata buttata fuori in semifinale. Troppo fine, troppo musicista, troppo arrangiatrice, troppo intonata... troppo normale, insomma.
Alla fine, ha rischiato di vincere - figurarsi...!!! - quel lesbicone di 150 chili che faceva ridere i polli vestita da maschio (perchè non è una donna a cui piacciono le donne, ma una donna che vorrebbe essere un uomo), e ancora di più vestita da femmina, di Silvia (o Silvio?!?) Capasso, e non perchè brava, ma soprattutto perchè omosessuale.
Cosa ho contro i gay? Nulla, ma rivendico il diritto di ridere se mi fanno ridere, e di incavolarmi quando fanno le vittime, perchè oggi in certi ambienti essere gay "paga".
Vabbè alla fine ha vinto un'albanese che ho sentito più volte stonare nel tentativo di esagerare coi virtuosismi, ma scommetto che il lesbicone avrà più successo di lei.
La normalità non è più di moda.

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