mercoledì 7 agosto 2013

Repliche estive

Estate piena. Caldo fottuto. Voglia di uscire la sera, pari a zero.
In televisione, il nulla...
Eh no, quest'anno no!
Quest'anno, le repliche televisive propinate dalla Rai sono di un certo livello.
Anzitutto il Commissario Montalbano, che anche alla quindicesima replica della sesta rimessa in onda, te lo gusti dall'inizio alla fine e non ti ricordi nemmeno come va a finire, pur avendo letto il libro, se non negli ultimissimi cinque minuti.
Poi, chicca delle chicche, Voci Notturne.
Voci Notturne?!?
Ma sì, proprio loro! le Voci Notturne di quel genio di Pupi Avati. Un gioiello del 1995, di quelli come non se ne sono prodotti mai più, dopo Il Segno del Comando con Ugo Pagliai. Ma lì siamo nella preistoria, nel biancoenero, nell'età delle elementari.
Diciotto anni e non sentirli, se non fosse per i volti dei protagonisti: Massimo Bonetti ancora parecchio interessante, Lorenzo Flaherty prima che si arruolasse nei RIS, Stefano Accorsi quando nemmeno una ciospa l'avrebbe guardato, Stefania Rocca ancora fresca ed altri, tutti molto bravi in una cornice stupenda, una Roma estiva ed inquietante, dai colori vividi, tra gli antichi palazzi di Via Margutta e le ville imortalate dalla fotografia di alto livello.
Su Rai Premium, ogni martedì alle 21, per tutto Agosto e fino ai primi di Settembre, imperdibile e affascinante.
Non ne perderò neppure una puntata. Speravo segretamente di rivederlo, un giorno, anche se non ne ero troppo convinta. Però ci ho sempre pensato.
Allora il destino mi portò a vedere l'ultimo, decisivo (insomma...) episodio proprio a Roma, alloggiata in una stanza del famigerato e misterioso Mallia Residence, quasi mi trovassi all'interno della trama, coinvolta nei misteri dell'occulto che mi hanno sempre attratta.
Un segno del destino?
Forse.
Il caldo estivo mi ha dato alla testa?
Probabile.
Quasi quasi prenoto una visita psichiatrica. Allo specialista confesserò che sento (e vedo) le Voci.
Notturne...

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