mercoledì 1 settembre 2010

La zia nel congelatore

Un quarantatreenne perito informatico catanese è stato arrestato, con l'accusa di aver conservato per un anno in un congelatore a pozzetto il cadavere di una prozia morta a 95 anni, riscuotendone indebitamente la pensione per cui aveva la delega.
La cara zietta aveva certamente una pensione niente male, essendo vedova di un generale dell'esercito; tra l'altro abitava in uno stabile signorile ed essendo (suppongo) anche abbastanza tirchia (proprio come tutte le vecchie zie) si faceva assistere dal nipote anzichè da una badante.
A parte la connotazione macabro-ridicola - ma pericolosamente attuale - della vicenda, ho voglia di sdrammatizzare. Mi fa (quasi) più pena il nipote disoccupato e disperato che la vegliarda che si è permessa di campare fino a 95 anni sulle spalle dei contribuenti: spero che almeno il nipote, nell'acquistare il mega-congelatore, abbia potuto usufruire degli incentivi statali sul risparmio energetico. E poi la pensione gli sarà servita anche a pagare la salata bolletta ENEL, o no? Sti congelatori consumano eccome!!!
Spero anche che l'avvocato che presterà assistenza legale al povero nipote sia talmente in gamba (e su questo non ho dubbi..) da suggerirgli di dichiarare che non trattasi di Occultamento di Cadavere, bensì di Ibernazione!!!... altro che delitto... signori... qui siamo in presenza di un Esperimento scientifico coi fiocchi...
Qualcuno si ricorderà del compianto prof. dott. Giuseppe Valenti, grande studioso catanese dell'ibernazione umana già negli anni '80: i suoi esperimenti saranno pur serviti a qualcosa.
Ragazzi dai non la facciamo troppo lunga. Il nipote ha continuato a percepire la pensione della zietta perchè la stessa non era morta, ma solo ibernata. Se gliel'avessero revocata, una volta scongelata... la vegliarda come avrebbe mai potuto campare?!?

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