domenica 25 aprile 2010

Rivoglio i miei libri

C'era una volta un amico a cui volevo moltissimo bene.
Lo stimavo. Credevo pure che la cosa fosse reciproca!
Lo aiutavo come potevo, anche economicamente, nei momenti di difficoltà nonostante non brillasse né per coerenza, tanto meno per gratitudine: in qualche occasione mi ha anche maltrattata e insultata per ragioni politiche, seppur scusandosene successivamente. E' stata un'amicizia lunga alcuni anni e finita miseramente, non certo per gelosia nei confronti di altre sue amiche, come lui ha sempre preferito pensare per risibile auto-compiacimento maschile, bensì quando mi è finalmente crollato il mito. Ho aperto gli occhi e ho riconosciuto il comunista raccomandato, il maschilista disimpegnato, il crapulone con la sindrome di Peter Pan, il tornacontista paraculo.
Non lo annovero più tra i miei amici perchè non so che farmene di chi predica bene e razzola male, ma vorrei tanto tornare in possesso di due libri che ho avuto la malaugurata idea di prestargli, e che forse lui non ha mai neppure letto.
Toglietemi tutto, ma non i miei libri.
Ridammi i miei libri, stronzo.

2 commenti:

merins ha detto...

chiediglieli...
oppure ricomprali...
ma non essere troppo categorica, sapessi quanti predicano bene e razzolano male!!!
credo un po' tutti noi,almeno una volta, no?
mi sa che è un poveretto come ne ho incontrati anche io... ma la coerenza non è mai un metro affidabile
:)

verdementa ha detto...

certo, io i miei libri li posso ancora ricomprare, sebbene non sia giusto... lui, invece, l'educazione che non ha non la può acquistare...
:-))