lunedì 7 dicembre 2009

Maestre e maltrattamenti

Il paese intero si è indignato per la vicenda delle due maestre di Pistoia che maltrattavano costantemente i piccoli ospiti di un asilo-nido privato.
Su Facebook molti hanno chiesto addirittura la pena di morte, e a mio giudizio si tratta davvero di tentato infanticidio...
Le due maestre verranno condannate a pene lievissime, perchè prenderanno dei buoni avvocati e perchè in Italia la magistratura se la prende solo con chi non ha fatto nulla.
Il filmato dei bambini maltrattati non l'ho guardato, deliberatamente.
Appartengo ad una generazione che ha frequentato la scuola primaria in anni in cui era lecito che le maestre facessero uso della violenza nei confronti degli alunni, ed il solo ripensarci mi ha fatto molto male. La mia maestra delle elementari, una bergamasca sposata ad un catanese e davvero poco integrata nella nostra cultura meridionale, dispensava sberle e ceffoni a più non posso... derideva gli alunni, sbeffeggiava quelli meno dotati, si permetteva comportamenti e vessazioni per cui oggi un insegnante finirebbe su tutti i giornali. E noi bambini non potevamo neppure protestare con i nostri genitori per una sberla ricevuta, perchè i loro commenti erano: "Se te l'ha data, vuol dire che la meritavi!!!".
Naturalmente, l'indomani mattina i genitori erano davanti alla porta dell'aula, per congratularsi con la maestra.
Ed invitarla, la prossima volta, a non limitarsi ad una sola sberla, ma a darne tranquillamente due o più, secondo necessità...
L'unica consolazione è che siamo venuti su bene, a furia di sberle.

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